Tempio/Duomo

Abbiamo unito il tempio classico all'eredità della chiesa barocca, assegnando rispettivamente al primo la funzione di una navata unica dedicata ai fedeli e alla seconda lo spazio presbiteriale. Detta differenza risponde a un altro binomio-chiave, la doppia destinazione d'uso del monumento: archeologica e liturgica.

L'invaso-cella ci è pervenuto senza il lato dell'involucro che lo divideva dal pronao e con il lato opposto in cui era praticata un'ampia apertura per stabilire un'unità tra il tempio e la chiesa barocca. Tale impianto murario è stato da noi conservato; maggiore è stato il nostro intervento sull'ex pronao. L'antico pronao è stato annesso alla navata unica della chiesa che ha acquistato maggiore lunghezza, mentre i colonnati laterali sono stati chiusi con elementi in cristallo strutturale. La parete frontale del pronao, un tempo esastila, successivamente mutilata di quattro colonne, è stata anch'essa chiusa da analoghi elementi di cristallo.

Nel trasformare il tempio in navata di chiesa e nel ridurre al solo presbiterio la gran parte del rudere barocco, è stato necessario raccordare il piano della fabbrica classica al livello di quella moderna. Tale raccordo è stato possibile elevando il pavimento. 

Un ruolo notevole è giocato dalle panche fisse in legno, quasi un incresparsi del pavimento inclinato realizzato nello stesso materiale. Questa massa lignea, che fonde i materiali classici del tempio con i muri articolati del presbiterio barocco, a sua volta emerge da un pavimento di marmo.
L’antica sacrestia assume il ruolo di elemento di congiunzione tra gli spazi liturgici e quelli archeologici. E' ancora il caso della grande cappella fanzaghiana coperta da una cupola maiolicata, che diventa nel nuovo progetto il battistero con al centro la fonte battesimale. 
L’accesso al Tempio-Cattedrale avviene dall’ingresso principale dell’antico Tempio e da quello storico della Cattedrale. 


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