"Niemeyer e l'aleph l'universo nel dettaglio"
Niemeyer e l’Aleph è un racconto per parole ed immagini che fissa l’obiettivo sulla realizzazione dell’Auditorium di Ravello attraverso la scomposizione dei suoi elementi costruttivi. I disegni curati da Gnosis e i commenti critici di nomi di spicco avvertiti sulla centralità dell’opera restituiscono un tributo ad un Maestro dell’architettura contemporanea ed insieme una narrazione appassionata: la storia di come un’idea, sintetica e astratta come solo le idee sanno essere, si sia trasferita nella realtà di un organismo funzionante, complesso, articolato, ingranaggio ad orologeria che fa vivere la musica nella materia solida maturata in un cantiere lungo, faticoso. Il volume raccoglie molti tra i disegni esecutivi, gli schizzi preparatori, l’intera produzione di elaborati tecnici necessari al progetto di Niemeyer per farsi architettura «astante», vera, presente, tutti curati da un gruppo di trascrittori guidato da GNOSIS che ha mediato tra idea e prassi, parola e linguaggio, forma e regole, in un’operazione che si è mossa tra i rigori dei vincoli e la passione della rotta tracciata da un maestro. Le pagine mostrano la stratificazione dei processi che conduce all’apparente semplicità: e qui è il senso del titolo, quell’ALEPH che rappresenta per la scrittura di Borges un punto di inizio a cui tutte le cose fanno ritorno e a cui tutte le cose tendono. Nell’universo creativo di Oscar Niemeyer l’Aleph è l’interezza del progetto, la sua scala finale di precisione già tutta concentrata nell’idea di origine, in quell’istante miracoloso dove la Visione del futuro esplode da una densità di idea ad una dispersione di dettagli generando quell’articolata gamma di punteggiature, differenze, priorità e dinamiche costruttive che si rivelano poi nell’architettura vissuta. Insieme con i grafici una collezione di citazioni a contrasto – spesso venate d’ironia o di paradosso – e fotografie-documento, per completare la rete dei riferimenti culturali e visivi ai quali un Architetto attinge nella maturazione dell’Idea. Al termine della lettura, il riflesso che affiora nell’acqua è quello di un luogo prodigioso nel quale, come Niemeyer stesso ha voluto ricordare, “l'intuizione svolge un ruolo importante come la conoscenza”.