Città dei Bambini
Il Museo della Canapa, parte della Città dei Bambini, è aperto al pubblico senza interferire, però, con gli spazi “protetti” rivolti ai più piccoli. Il bando aggiunge agli spazi espositivi, “vetrine” commerciali in cui è possibile trovare quanto oggi ancora si produce artigianalmente: tovaglie, teli, borse, cappelli.
All'esterno uno spazio dedicato alla coltivazione della canapa, una parte dello stagno potrà essere utilizzato per dimostrazioni occasionali come essicazione con la formazione dei tipici “coni” o “capannelle” di antica memoria e poi macero. Il recupero dell’ex canapificio prevede anche un polo culturale, “ludico-didattico-educativo”; un luogo dove adulti e bambini vivono insieme la “creatività contemporanea”.
Attività differenziate faranno vivere la “Città dei Bambini”: asilo nido, cinema e home theatre, aree per la comunicazione, gestite con la sponsorship di produttori di telefoni e/o sistemi multimediali che garantiscano l’aggiornamento continuo del materiale disponibile, aree per lo sport e in particolare per le arti marziali di difesa, attività in genere utili anche per risolvere i disagi adolescenziali, oggi diffusi in tutti gli strati sociali. La sala cinema sarà impegnata da programmi con analoghi obiettivi, curati dalla Città dei Bambini.
La nuova Piazza è un’OASI all’interno di una corte, chiusa da un muro alto per garantirne l’isolamento dai rumori e dall’inquinamento del traffico cittadino; è uno spazio urbano con lunghe scale in pietra dove sedersi per chiacchierare o guardare uno spettacolo.