Museo Campano di Capua
L’itinerario museale inizia con il “topos” del santuario, le Matres Matutae, tema principale sul quale si rilancia l’immagine del museo. Dalla sala di accoglienza adiacente l’androne si accede a una rampa scenografica ovoidale che conduce agli ambienti ipogei, di nuova progettazione, posti al di sotto dei cortili di palazzo Antignano. La suggestione che si vuole proporre al visitatore è quella di scendere in una sorta di caverna-utero del museo che accolga il tema della maternità. Sulle pareti curvilinee vengono poste in alto le riproduzioni di ex voto cristiani afferenti alla fertilità che, man mano che si procede verso il basso, fanno spazio a riproduzioni della “matres”.
L’allestimento mostra al visitatore come, nello stesso luogo, il tempio pagano possa divenire chiesa cristiana. Un proiettore audio a ultrasuoni debitamente puntato sulla statua della Mater provoca come effetto la sensazione che la statua parli all’avvicinarsi dell’utente. Nelle due sale ipogee sottostanti i cortili sono ospitate le terrecotte votive.
Dopo le sale dedicate a Capua la visita prosegue con il monetiere/medagliere e la pinacoteca. Da questo punto in poi i percorsi sono comuni a quelli della biblioteca. Dopo la visita delle sale museali si può salire al secondo piano dove è sistemata la sezione didattica con un laboratorio informatico per l’approfondimento della visita. Scendendo verso il piano terra con il nuovo corpo-scala i visitatori e i fruitori della biblioteca troveranno un punto di ristoro, con salette al coperto e con possibile sosta all’aperto, godendo del magnifico giardino.