Riqualificazione del Porto del Granatello
La proposta assume come centrale l’esigenza di ristabilire il rapporto fra il mare e il Vesuvio, senso profondo insito sia nell’impianto dell’antica Reggia borbonica sia nella proposta di modifica della perimetrazione del Parco del Vesuvio.
La sistemazione del verde proposta raggiunge senza interruzioni la costa introducendo un segno di continuità contrapposto alle frammentazioni che oggi caratterizzano l’area. Una continuità che sarà chiaramente percepibile da monte e dagli spazi della Reggia dalla quale, affacciandosi, oggi non si coglie più il rapporto con il mare e il senso dell’antico impianto.
Il “nodo intermodale del Granatello” trova opportuni spazi nell’area ferroviaria dimessa. Spazi commerciali sono proposti lungo il collegamento pedonale fra queste fermate e il molo. Non si prevede la ricostruzione del rudere, questo consente una più chiara riorganizzazione delle aree e della morfologia dei luoghi. Parcheggi interrati, ma a livello del suolo e coperti da verde, offrono vantaggi ambientali, minori costi e determinano una protezione acustica rispetto alla linea ferroviaria.
L’accesso carrabile all’area del Granatello, ai Centri di ricerca, al Museo del Mare e ad altre attrezzature sulla costa, ai futuri parcheggi avverrà tramite due strade lineari che fiancheggiano sui due lati la linea ferroviaria, ambedue a senso unico da nord verso sud.