Museo Archeologico
Il progetto è imperniato su due forti matrici culturali, distinte e accomunate al tempo stesso: l’una legata alla “cultura del recupero”, l’altra alla “cultura dello sviluppo”:
- Nella prima sono analizzate e poste in risalto le valenze storiche dalle origini, le prevalenti attività che hanno caratterizzato lo sviluppo del sito, i suoi fondamentali aspetti naturali e paesaggistici, le tradizioni, i principali elementi naturali influenti sulla nascita e lo sviluppo, i materiali adottati nel tempo che hanno determinato la forma ed il colore del “paesaggio” nei vari secoli.
- Nella seconda si è badato all'elaborazione del concetto di museo e del progetto architettonico articolato su strutture “leggere”, flessibili, non invasive, soprattutto non preponderanti sulle valenze archeologiche.
L’intento progettuale è di ricostruire le “vele” come immagine legata alla storia e alla tradizione del sito, non come mere tensostrutture moderne in tela e PVC. La ricostruzione con struttura in legno lamellare a “membrana” è adagiata sul terreno in soli quattro punti ed è ricoperta da una pelle a sandwich che consentirà di coprire gli spazi, consentendo un isolamento termico e luminoso.
Il polo museale: cinque le “strutture a tenda”. Nella prima verranno collocati un museo, un bookshop, un bar/punto di ristoro e un’attività multimediale. Quest’ultima è racchiusa in un volume ellittico centrale realizzato in pietra con una trama muraria del tipo a scacchiera; la seconda sarà destinata a museo all’aperto. Sotto questa vela verrà anche ospitato il plastico della città che ipotizziamo realizzato in marmo lavorato con macchina a controllo numerico. Questo oggetto, oltre che mostrare al visitatore l’immagine della città antica, consentirebbe ai portatori di handicap di “entrare” nella città come permetterà ai non vedenti di “toccare” gli scavi. Una sala conferenze flessibile atta a ospitare almeno trecento spettatori sarà collocata nella terza vela; gli uffici e tutti i servizi del settore tecnologico, da un lato, deposito e settore conservazione, dall’altro, troveranno collocazione rispettivamente nella vela quattro e cinque.