Museo Regionale delle Ceramiche di Caltagirone

Per quanto riguarda l’edificio in oggetto abbiamo restituito integrità formale e materiale ai prospetti, recuperando sia il volume della cella campanaria ormai crollata, che gli intonaci, cercando di consentire una lettura “stratigrafica” dell’intervento e della storia dell’immobile. Si è, quindi, ipotizzato di ricostruire la cella campanaria attraverso una rete metallica leggera e trasparente, che rilegge e reinterpreta il campanile che un tempo coronava la facciata. Non una semplice ricostruzione, ma una vera e propria opera artistica.

Si è proposta poi la modifica delle strutture portanti della scala di collegamento tra la cripta e l’ultimo piano del museo e della passerella di collegamento tra l’abside e i locali espositivi al piano primo, con uno snellimento della carpenteria metallica, grazie alla collaborazione della balaustra alle funzioni portanti.

Il nuovo allestimento deve tradurre in modo coinvolgente il racconto museografico che si vuole proporre al visitatore, racconto che non può più consistere nella semplice esposizione di materiali, con il consueto corredo di testi esplicativi, ma che si arricchisce di nuovi mezzi di comunicazione, soprattutto di tipo visivo: comunicazione grafica, tecnologie multimediali, domotica etc, finalizzati a creare una forte partecipazione emotiva del visitatore.

 


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